La differenza tra informazione e conoscenza

iGenius
31 marzo 2022
3 minuti di lettura
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Qual è la differenza tra informazione e conoscenza e quale scegliereste rispetto all'altra?

Il nostro CEO, Uljan Sharka, ha coinvolto il pubblico del TEDxPadova con una presentazione interattiva sul potere della conoscenza.

L'informazione è potere, ma non conoscenza

Anche se tutti noi partiamo dagli stessi dati - i pixel di una foto, per esempio - il modo in cui le nostre singole menti inseriscono i dati nel contesto e ne estraggono il valore varia moltissimo.

Come disse il filosofo John Locke, "la mente è alimentata da idee solo grazie all'esperienza": la conoscenza umana è il risultato dell'esperienza.

I dati grezzi non sono informazioni e le informazioni da sole non sono conoscenza, ma i dati sono la base su cui si costruisce la conoscenza, ha spiegato Uljan.

Nella storia antica, il "cursus publicus" dei Romani cursus publicus, un precursore del sistema postale, è uno dei primi esempi di come l'accesso e il controllo delle informazioni possano essere fondamentali per raggiungere il successo politico e militare.

Nella storia moderna, il controllo delle informazioni - o la loro mancanza - è stato un fattore determinante per l'esito della Seconda Guerra Mondiale.

Uljan Sharka al Tedx di Padova

Le informazioni possono andare storte

Nell'era dei big data, tutto ciò che facciamo viene tracciato e ogni giorno vengono raccolte e archiviate migliaia di dati.

La debacle di Google Flu nel 2013 ha illustrato come i dati grezzi senza la giusta interpretazione e il giusto contesto possano portare a conclusioni potenzialmente pericolose.

Il passo falso di Pinterest del 2014 è un esempio forse più leggero di informazione sbagliata: il social network ha inviato e-mail a una serie di utenti offrendo loro uno sconto sugli inviti di nozze e congratulandosi con loro, salvo che non si stavano affatto sposando, ma semplicemente avevano "pinnato" le foto di nozze di amici e parenti.

Tempo di scegliere

A metà discorso, Uljan ha chiesto al pubblico di prendere una decisione per determinare il finale della presentazione, in stile Black Mirror. Ha chiesto loro di scegliere tra informazione e conoscenza. Il 99% ha scelto la seconda.

"Siamo a un bivio", ha detto.

Abbiamo una scelta davanti a noi e non dobbiamo morire per rinascere. Abbiamo semplicemente bisogno di esseri umani più intelligenti.

"La gente teme che i computer diventino troppo intelligenti e conquistino il mondo. Il fatto è che sono molto stupidi e hanno già conquistato il mondo".

"Affinché le informazioni abbiano valore, abbiamo bisogno della conoscenza umana per contestualizzarle". In questo senso, secondo Uljan, "la tecnologia può essere utile come strumento per consentire alla società di raggiungere i suoi obiettivi più elevati". La conoscenza, tuttavia, deve essere il punto di partenza.

La conoscenza è il superpotere umano. Mettiamola a frutto.

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