"Che cosa hanno in comune il primo telefono e l'intelligenza artificiale?".
È quanto ha chiesto Uljan Sharka, CEO di iGenius, a una platea di europarlamentari e membri della Commissione europea in occasione dell'AI & Big Data for Innovation Summit tenutosi a Bruxelles il 3 dicembre 2019.
"Sono entrambe tecnologie che hanno cambiato radicalmente la società e, come tutte le nuove tecnologie, hanno anche suscitato stupore, critiche e, in alcuni casi, apprensione".
Uljan sharka parla al summit
Sharka ha anche sottolineato la principale differenza tra loro: il ritmo senza precedenti con cui la tecnologia odierna si muove e modella la società.
"Dalla sua introduzione alla fine del 1800, ci sono voluti 75 anni perché il telefono avesse accesso a 100 milioni di persone in tutto il mondo", ha aggiunto.
"L'AI e l'innovazione tecnologica si muovono a un ritmo senza precedenti, con 3,25 miliardi di assistenti vocali attivati in soli cinque anni".
La velocità con cui la tecnologia si evolve oggi è così sbalorditiva che i politici e le aziende faticano a starle dietro.
Secondo un recente rapporto di Accenture, tre dirigenti su quattro ritengono che se non scalano con l'intelligenza artificiale (AI) nei prossimi cinque anni, rischiano di fallire del tutto. Tuttavia, il 76% dei dirigenti intervistati ha dichiarato di avere difficoltà a scalare con l'IA.
Con l'evidente diffusione dell'IA, la Commissione europea ha promesso di presentare una legislazione che si concentri sulle sue "implicazioni umane ed etiche". La legislazione europea determinerà probabilmente la posizione dell'Europa rispetto agli Stati Uniti, che sono ancora in testa nel campo dell'IA e dell'innovazione, e alla Cina, che sta colmando rapidamente il divario.
"Credo che l'intelligenza artificiale possa aumentare le capacità umane come nessun altro progresso tecnologico prima d'ora", ha dichiarato Sharka.
"Siete in grado, come responsabili politici, di trasformare l'IA in un'opportunità per l'Europa? Noi aziende di software siamo qui per aiutarvi".