Aziende con l'innovazione nel DNA: un caso di studio di augmented analytics di iGenius e Prysmian

iGenius
29 gennaio 2021
3 minuti di lettura
Dopo la prima ondata di casi di coronavirus in tutto il mondo, le aziende hanno iniziato a riflettere su come sfruttare i dati aziendali e gli analytics per creare una cultura data-driven che permettesse loro di rispondere in modo rapido ed efficace a eventi senza precedenti come la pandemia globale Covid-19.
Gli analisti sostengono che gli strumenti di analisi sono un investimento indispensabile. Il loro limite, tuttavia, è che sono accessibili solo agli utenti con competenze tecniche e di data literacy. CHi, in altre parole, sa "parlare di dati".
L'Augmented Analytics, ovvero l'IA applicata all'analisi dei dati, ha il potere di rendere i dati aziendali accessibili a chiunque, indipendentemente dalle proprie competenze tecniche.
Nell'ambito di un progetto pilota di innovazione digitale, Prysmian Group e la scaleup milanese iGenius hanno misurato l'impatto di uno strumento di augmented analytics nel settore energetico di Prysmian.

Che cos'è l'Augmented Analytics?

L'augmented analytics è l'applicazione del machine learning e dell'elaborazione del linguaggio naturale all'analisi e all'intelligence dei dati.
Nel progetto pilota, denominato Pry-Talk da Prysmian Group, iGenius ha fornito a Prysmian un consulente virtuale per la data intelligence in grado di connettersi e integrare le data source dell'azienda, analizzando i dati aziendali in tempo reale e presentandoli agli utenti sotto forma di domande con relative risposte. Il tutto utilizzando il linguaggio naturale, con l'idea di reimmaginare l'interazione con i dati "parlando" con un collega virtuale.
"Innovazione non è sinonimo di tecnologia", ha dichiarato Uljan Sharka, fondatore e CEO di iGenius. "La tecnologia, e l'intelligenza artificiale in particolare, sono un mezzo, non un fine. L'obiettivo per noi è utilizzare la tecnologia per consentire agli utenti di svolgere il proprio lavoro al meglio delle proprie capacità, e non solo, in modi che prima non credevano possibili". La possibilità di "parlare con i dati" attraverso un consulente virtuale e di ricevere risposte basate sui dati rende una tecnologia complessa come l'IA accessibile a chiunque. Questo, a sua volta, permette agli utenti di avere un impatto concreto e misurabile sulla loro attività".
"Pry-Talk è un grande passo avanti per diventare un'azienda data-driven", ha dichiarato Carlotta Dainese, Digital Strategy & Innovation Lab Director di Prysmian. "Stiamo reimmaginando il modo in cui interagiamo con i dati, dando loro voce e trasformandoli in insight azionabili".
Secondo Francesco Fanciulli, Executive Vice President, Energy di Prysmian, "Pry-Talk può essere l'unico punto di accesso avanzato al portale dei nostri clienti, sfruttando la visibilità dei nostri partner sull'intera offerta di prodotti e mettendo a disposizione dei nostri team operativi uno strumento di facile utilizzo in grado di trasformare dati complessi in business insight utili".
"Un migliore accesso ai dati porta a una migliore comprensione, e una migliore comprensione è la chiave per una crescita sostenibile in un ambiente digitale", ha aggiunto Stefano Brandinali, CIO di Prysmian.
Il progetto pilota iGenius-Prysmian, che si è concluso a novembre, è durato circa un mese e ha coinvolto utenti Prysmian a Milano, dove ha sede l'azienda, e in altre sedi in tutto il mondo, tra cui in Nord America e nei Paesi Bassi. In totale, gli utenti del pilota hanno posto oltre mille domande al consulente.
"Dopo aver ottenuto risultati straordinari in Europa, abbiamo appena lanciato il nostro consulente virtuale per la data intelligence nel mercato nordamericano", ha commentato Sharka. "Il fatto che il progetto pilota di Prysmian sia partito dall'Italia ma abbia una portata e una prospettiva globale è in linea con i nostri obiettivi di business, e non possiamo che essere onorati ed entusiasti di questa partnership".
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