Sfruttando i "dati ufficiali per il bene" degli SDG delle Nazioni Unite, abbiamo mostrato come i Paesi si stanno comportando in termini di azioni urgenti per combattere il cambiamento climatico e cosa possono fare per ridurre l'impronta di carbonio.
Di seguito il video dimostrativo completo:
Utilizzando la piattaforma di augmented analytics di iGenius siamo riusciti a trovare correlazioni rilevanti e a rispondere a domande come "l'andamento delle emissioni di gas serra sul prodotto interno lordo" o "quali sono i Paesi con le più alte emissioni di CO2 per unità di valore aggiunto" e come questo si correli a indicatori come la quota di energia rinnovabile, il tasso di mortalità degli adulti, il numero di aziende che pubblicano rapporti di sostenibilità per Paese e gli investimenti diretti esteri a sostegno dello sviluppo sostenibile.
Risultati principali:
1. Analizzando su le emissioni di gas serra e rapportandole al PIL delle economie sviluppate, vediamo che la Bulgaria ha il rapporto peggiore, mentre tra i primi posti troviamo Svezia e Norvegia;
2. Tale posizionamento è molto dimostrato e allineato con la quota di energia rinnovabile sul consumo complessivo (dove Svezia e Norvegia sono ben posizionate) e il tasso di mortalità degli adulti per malattie, dove la Bulgaria ha la percentuale peggiore in assoluto;
3. Per quanto riguarda le emissioni di CO2 in valore assoluto, gli Stati Uniti, pur producendo la quantità più alta tra le economie sviluppate (ragionevolmente a causa dell'ampiezza della loro economia), occupano una virtuosa terza posizione per quanto riguarda la percentuale di sussidi ai combustibili fossili per unità di PIL, oltre a detenere il primato in termini di investimenti diretti esteri (IDE) per lo sviluppo sostenibile e il maggior numero di aziende che pubblicano rapporti di sostenibilità, dimostrando di essere fortemente impegnate nella riduzione dell'impronta di carbonio.